Zenzero proprietà e benefici: Gli integratori possono aiutare a ridurre l’infiammazione nelle malattie autoimmuni
In un nuovo studio clinico, gli scienziati dell’Università del Michigan di Ann Arbor e della University of Colorado School of Medicine hanno scoperto che la somministrazione per via orale di zenzero modula i neutrofili (un tipo di globuli bianchi) e la formazione della rete extracellulare dei neutrofili (NET), nota anche come NETosi, in modelli di topi autoimmuni e in esseri umani sani. Questo è importante perché i NET sono microscopiche strutture simili a ragnatele che favoriscono l’infiammazione e la coagulazione, contribuendo a molte malattie autoimmuni, tra cui il lupus, la sindrome antifosfolipidica e l’artrite reumatoide.
Le malattie autoimmuni croniche e incurabili, come la sindrome da antifosfolipidi (APS – nota anche come sindrome di Hughes), e il lupus, sono associate a morbilità, mortalità e costi sanitari significativi. Il lupus è la malattia autoimmune sistemica prototipica, caratterizzata da autoanticorpi contro componenti nucleari, che danno luogo a immunocomplessi circolanti che si depositano negli organi danneggiandoli.
L’APS, che a volte si presenta in pazienti con lupus e a volte come malattia autoimmune a sé stante, è associata a un’attivazione del sistema immunitario innato e delle cellule vascolari aberrante, che comporta un marcato aumento del rischio di trombosi in letti vascolari di tutte le dimensioni.
Sebbene queste malattie presentino fenotipi clinici unici, esistono prove convincenti che entrambe siano patologicamente guidate da un meccanismo comune: la formazione disfunzionale ed esagerata di NET (definita NETosi). Attraverso la NETosi, i neutrofili espellono la loro cromatina nucleare in strutture simili a reti pro-infiammatorie, decorate con proteine potenzialmente tossiche derivate dai granuli.
Le proprietà dello zenzero e i suoi innumerevoli benefici possono essere davvero di sostegno a malattie come Lupus e APS?
L’eccessiva NETosi stimola le infiammazioni e le cascate coagulativa, contribuendo nel tempo al danno agli organi terminali e alla fisiopatologia di molte malattie autoimmuni, tra cui l’APS e il lupus.
“Ci sono molte malattie in cui i neutrofili sono anormalmente iperattivi”, spiega la dottoressa Kristen Demoruelle, coautrice senior dello studio. “Abbiamo scoperto che lo zenzero può aiutare a frenare la NETosi, e questo è importante perché si tratta di un integratore naturale che può essere utile per trattare l’infiammazione e i sintomi delle persone affette da diverse malattie autoimmuni”.
Nello studio clinico, i ricercatori hanno scoperto che l’assunzione quotidiana di un integratore di zenzero per sette giorni (20 mg di gingeroli al giorno) da parte di volontari sani ha aumentato una sostanza chimica all’interno dei neutrofili chiamata cAMP.
Questi alti livelli di cAMP hanno poi inibito la NETosi in risposta a vari stimoli rilevanti per la malattia.
“La nostra ricerca fornisce per la prima volta le prove del meccanismo biologico alla base delle evidenti proprietà antinfiammatorie dello zenzero nelle persone”. Commenta il dottor Jason Knight, coautore senior dello studio. “Non ci sono molti integratori naturali, o farmaci da prescrizione, che siano noti per combattere i neutrofili iperattivi. Pertanto, pensiamo che lo zenzero possa avere una reale capacità di integrare i programmi di trattamento già in corso. L’obiettivo è quello di essere più strategici e personalizzati in termini di aiuto per alleviare i sintomi delle persone”.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista JCI Insight.
