10 buoni motivi per visitare l’Abruzzo
Forse è vero, siamo un po’ di parte, ma l’Abruzzo è una di quelle regioni che ti resta nel cuore. Per esperienza personale, posso affermare che sono davvero tanti i visitatori che, una volta arrivati in questo territorio, tornano volentieri attratti dalle molteplici particolarità che questa regione evergreen ha da offrire. Per carità! la crisi e le situazioni degli ultimi tempi, non hanno risparmiato nessuno, ma tutto sommato, è opportuno rilevare che, almeno dal punto di vita turistico-enogastronomico (non senza difficoltà) questa regione ha davvero tantissimo di cui potersi vantare. Meta ambita – come detto – di turisti da “ogni dove” è apprezzata per la sua invidiabile – dicono – stagione delle nevi e, anche se, fino a poco tempo fa, la maggior parte dell’affluenza era per lo più europea, ad oggi si stima anche una buona fetta di visitatori anche extra oceano.
Più volte valorizzata anche all’estero, la regione Abruzzo è stata spesso annoverata come focus turistico del Bel Paese. Tra i suoi Castelli perfettamente conservati, i territori storico romani, l’arte antica, l’immenso parco nazionale che comprende anche Lazio e Molise, denota nel tempo, un numero sempre maggiore di itinerari da parte dei curiosi sempre alla ricerca di destinazioni meno conosciute.
Per farla breve potremmo dire: l’Abruzzo ha tutto! ma perché limitarsi alla banalità? laghi, costa adriatica, parchi nazionali, imponenti catene montuose, siti patrimonio dell’UNESCO, alcuni dei borghi medievali più belli del paese e una cucina eclettica e diversificata che cambia dalla spiaggia alla montagna.
Ecco 10 buoni motivi per innamorarsi dell’Abruzzo
1. Spiagge idilliache
Ne avevamo parlato strettamente in un articolo precedente, ma si può tranquillamente ribadire che l’Abruzzo mantiene, in termini di lunghe distese di spiaggia sabbiosa lungo l’Adriatico, un aspetto a cavallo tra sogno e realtà. Spesso, sono state fatte delle osservazioni tipo “non ha la reputazione balneare della Costiera Amalfitana, della Sicilia o della Sardegna” ma, onestamente conserva di sé quell’aspetto “narrativo” che solo un classico può trasmettere! e, se mantiene nel tempo, la sua buona dose di visitatori, significa che tutto sommato conserva la sua bella figura, che personalmente associo a “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway.
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2. Laghi affascinanti e sorgenti naturali
L’Abruzzo è conosciuto come la “regione verde d’Europa”, per la presenza di grandi distese – oggi parchi protetti – tra cui il Parco Nazionale della Majella. Grazie a questi paesaggi di montagna, non c’è da meravigliarsi che città come Roccaraso, Castel di Sangro, Ovindoli e Campo Felice siano calamite per gli sciatori accaniti d’Italia e di altre parti d’Europa.
Ogni anno in queste zone, tranne in casi rari, la neve è abbondante e copiosa ma soprattutto abbastanza pesante e duratura da permettere una buona stagione sciistica. In aggiunta, con le Cinquemiglia (una pianura lunga appunto cinque miglia e alta 1.200 metri), l’Abruzzo offre, ad altre destinazioni alpine, uno spettacolo da non perdere (ad un costo molto inferiore rispetto ad altre località più rinomate).
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Un terzo della regione, come detto, è costituito da parchi nazionali, grandi distese che rendono la regione la più rurale d’Italia. Nei mesi più caldi, i sentieri escursionistici in molte città, sono perfetti per chi ama i grandi spazi aperti. Alcuni dei migliori sono nel Parco Nazionale d’Abruzzo e nel Parco Nazionale della Majella.
4. Indietro nel tempo: le città medievali
Lontano dal caos delle città medievali più famose d’Italia come ad esempio Siena o San Gimignano, luoghi come Pescasseroli, Tagliacozzo e Santo Stefano di Sessanio offrono esperienze più autentiche e paesaggi mozzafiato. Rocca Calascio, tra i più caratteristici, risale al Medioevo, ed è – per chi non la conoscesse ancora – una fortezza in cima alla montagna più alta d’Italia. Dall’imponente vetta caratteristica, vanta una torre di guardia del 10° secolo e rimane la fortezza più alta di tutta Italia, a quasi 1.500 metri sul livello del mare. Orgoglio abruzzese, fra tanti, è stata recentemente nel mirino di un ambito premio destinato ai borghi per il rilancio e l’attrattività turistica. Rocca Calascio, come altri paesi d’abruzzo, si trovano su pareti rocciose imponenti e con catene montuose come sfondo.
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5. I Confetti di Sulmona e le Sise delle Monache di Guardiagrele
Sulmona, famosa per confetti e torroni, ha una straordinaria produzione dolciaria. La città si trova all’interno di una valle protetta dall’UNESCO, un tempo un lago scomparso (epoca preistorica).
Le strade qui sono fiancheggiate da creazioni floreali fatte di confetti ricoperti di carta colorata e raggruppati in bouquet o in diversi design per tutti i gusti, corollati da fiori, coccinelle, api e così via. Si possono comprare queste delizie in tutti i gusti immaginabili – Nutella, tiramisù, ricotta e pera, frutti di bosco, nocciola, insomma una lista infinita che da sola vale la pena di farci un salto. Guardiagrele, in provincia di Chieti, ha sviluppato rapidamente una reputazione locale come città gastronomica. Ed ha persino il “suo” dolce, che la popolazione locale chiama Le Sise delle Monache, (o Sise de Mòneche) per via della sua forma arrotondata e vivace. Questa specie di bignè (per convenzione) ripieno di crema chantilly è più comunemente mangiato alla Pasticceria Emo Lullo (Via Roma 105, Guardiagrele).
6. La Costa dei Trabocchi
La Costa dei Trabocchi è caratterizzata da vecchie strutture di reti da pesca, costruite su palafitte, conosciute come trabocchi. Questa costa, di 70 chilometri protetta dall’UNESCO, si estende da Ortona a San Salvo, in provincia di Chieti. La sua caratteristica più evidente è un insieme di strutture di reti da pesca conosciute – appunto – come trabocchi. Storicamente queste strutture, erano usate dai pescatori per aggirare le acque profonde e raccogliere varietà di pesci come acciughe, sardine, orate e branzini.
Anche se molti di questi, oggi, non sono più in uso perché non possono competere con la tecnologia di pesca moderna, alcuni sono ancora gestiti da generazioni di pescatori e si sono ramificati, operando come ristoranti.
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7. I ristoranti
Parlare di gastronomia abruzzese spesso risulta “delicato”, perché in Abruzzo sono davvero tanti i locali che offrono un’ottima cucina restando, a volte, su prezzi contenuti. Però, se volessimo dire, in breve, quali sono i migliori ristoranti abruzzesi per chi arriva da fuori non possiamo non citare il Ristorante Reale dello chef Niko Romito, che si trova all’interno di un ex monastero del XVI secolo. Un altro ristorante, stella stella Michelin, è il Café Les Paillotes (Piazza le Laudi 2, Pescara), che si trova sul lungomare di Pescara e si affaccia sull’Adriatico ed è guidato da uno dei più famosi chef italiani, Heinz Beck. 10 buoni motivi per visitare l’Abruzzo
8.Vino di fama mondiale
L’Abruzzo è famoso per il suo Rosso Montepulciano ed è prodotto con l’uva Montepulciano, distinta dall’uva Sangiovese usata per fare il toscano Vino Nobile di Montepulciano. La maggior parte della produzione vinicola della regione è in provincia di Chieti e alcune delle prime bottiglie di Montepulciano che hanno ricevuto l’ambita etichetta di garanzia della qualità DOC (denominazione di origine controllata) sono esposte al museo del vino EnoMuseo di Tollo (Via Cesare Battisti, Tollo).
Alcuni notevoli produttori locali che hanno aperto le loro cantine includono la Cantina Cerretano che produce vini biologici e vegani (Via Ortonese, Orsogna); il Trappeto di Caprafico (Località Caprafico, 35, 66043 Casoli), che produce anche un premiato olio extravergine di oliva. E poi Villa Carrene, una vigna e cantina a conduzione familiare situata a pochi chilometri da Sulmona, nella città medievale di Prezza,. che offre degustazioni su appuntamento (Via San Rocco, 2/A, 67030 Prezza).
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9. La cucina Abruzzese
Con le montagne e il mare come confini strategici, la pesca e l’agricoltura sono la linfa vitale di questa regione. La cucina varia significativamente dalla costa, dove spiccano i piatti a base di pesce, fino alle zone interne, dove regnano i legumi e la carne, specialmente la pecora e il maiale.
Gli arrosticini, sottili spiedini di pecora accuratamente scelti, sono uno dei piatti più famosi. Semplicemente salati e cotti in fornacella a carbone, sono ordinati a centinaia sulle tavole delle famiglie.
L’Abruzzo ha anche una lunga storia di produzione di pasta e produce spaghetti alla chitarra fatti a mano da più di 200 anni. Questa specialità di pasta all’uovo è spinta attraverso uno strumento di legno – la chitarra per la pasta. – che ha delle corde di acciaio inossidabile simili a quelle di una chitarra. Comunemente detto “taglia pasta”.
L’Antico Pastificio Rosetano (Via Salara 9, Roseto degli Abruzzi) è uno dei tanti pastifici storici della regione che producono la pasta dalla fine del 1800. Produce il popolare marchio Verrigni con l’acqua delle montagne del Gran Sasso, ed esporta in tutta Italia e oltre. I proprietari Francesca Petrei Castelli e Gaetano Verrigni accolgono gli ospiti per visite in cui possono conoscere il processo di produzione.
10. Arte
Il periodo più grande e originale della produzione artistica abruzzese fu il medioevo; soprattutto dal XI al XIV secolo, quando furono erette numerose cattedrali, chiese e abbazie. L’architettura classica della chiesa abruzzese, presenta una facciata rettangolare con coronamento rettilineo; l’esempio più notevole è la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, .capolavoro dell’architettura romanica e gotica abruzzese, danneggiata, purtroppo, durante il terremoto del 2009 che devastò L’Aquila.
Cattedrali di rilievo si possono ammirare nelle città di Atri (Cattedrale di Santa Maria Assunta), Teramo (Cattedrale di San Beraldo) e Chieti. La città artisticamente più importante d’Abruzzo rimane L’Aquila, dove si possono trovare tesori come la Basilica di San Bernardino, il castello cinquecentesco, la Fontana delle 99 Cannelle, impreziosita da maschere di pietra per ogni canna, e la già citata Basilica di Santa Maria di Collemaggio.
10 buoni motivi per visitare l’Abruzzo