Sarcopenia e alimentazione: un aiuto dal cacao

Sarcopenia e alimentazione: un aiuto dal cacao

Sarcopenia e alimentazione: in base ad alcuni risultati inerenti il cacao e gli estratti di tè verde (GTE), pubblicati sulla rivista Aging, il consumo aiuterebbe nel trattamento della patologia.

Il documento, che si basa prevalentemente nell’esame condotto su modelli murini, fornisce intuizioni sull’uso di tè verde e flavonoidi di cacao come interventi nutrizionali per il trattamento delle alterazioni neuromuscolari legate all’invecchiamento che si verificano – appunto – con sarcopenia, cioè la progressiva perdita di massa muscolare scheletrica e funzione con l’età.

Questa patologia, come si evince, oltre ad inibire le capacità muscolari, riduce sempre più le capacità di spostamento e svolgimento delle attività quotidiane di chi ne è affetto. Inoltre, sebbene la si osservi principalmente nelle persone anziane, può svilupparsi anche negli adulti più giovani. Oltre alla disabilità e alla mancanza di autosufficienza, può causare l’aumento del rischio di cadute e di fratture o lesioni ossee.

Si riscontra tendenzialmente a partire dai 30 anni e, su base statistica, risulta perdita di massa muscolare del 3-5% entro i 50 anni. Poi dell’1-2% ogni anno. Tutto ciò, in circa il 40% dei soggetti porta a dimezzare il patrimonio muscolare entro i 75 anni di età. L’incidenza è maggiore negli uomini.

Il dottor Jordi Calderó dell’Universitat de Lleida e dell’Institut de Recerca Biomèdica de Lleida, autore dello studio nel comunicato alla rivista rileva:

La sarcopenia è considerata il principale fattore causale del declino delle prestazioni fisiche negli anziani. La compromissione della funzione muscolare associata alla sarcopenia ha un impatto negativo sulla qualità della vita degli adulti più anziani e aumenta il rischio di esiti negativi per la salute, tra cui la disabilità, le lesioni associate alle cadute, la morbilità e la mortalità. Tutti questi aspetti stressano i sistemi sanitari, aumentando i bisogni di assistenza degli anziani e i loro costi“. Conclude: “Con una prevalenza dell’8-40% nelle persone oltre i 60 anni, la sarcopenia costituisce una sfida critica nella nostra società che invecchia”.

Il cacao e il tè verde nell’alimentazione come trattamento contro la perdita di massa muscolare causato dalla sarcopenia

A partire dalla terza decade di vita, gli esseri umani sperimentano un graduale deterioramento della potenza muscolare, e oltre i 60 anni è stato riportato un declino di circa il 3% della massa muscolare all’anno nella maggior parte degli individui. Sono stati identificati diversi meccanismi che contribuiscono alla perdita di massa muscolare con l’età“.

La sarcopenia negli anziani è attualmente considerata una complessa condizione multifattoriale che coinvolge fattori causali intrinseci ed estrinseci; tra questi: infiammazione cronica, alterazioni metaboliche ed endocrine, cattiva alimentazione, disfunzione mitocondriale, danno ossidativo e fattori neurogenici, sembrano giocare un ruolo importante nella sarcopenia.

Per valutare gli ingredienti nutrizionali che possono mitigare la progressione della sarcopenia, i ricercatori hanno testato gli effetti di due estratti vegetali arricchiti di flavonoidi: catechine del tè verde o flavanoli del cacao.

Calderó e il team che lavora alla ricerca hanno tenuto a precisare:

Abbiamo esaminato l’impatto di due diete arricchite di flavonoidi contenenti catechine dell’estratto di tè verde (GTE) o flavanoli del cacao sui cambiamenti regressivi associati all’età nel sistema neuromuscolare dei topi”. Spiegano gli autori

Rispetto ai topi di riferimento, l’integrazione di GTE e cacao ha migliorato significativamente il tasso di sopravvivenza dei topi, ha ridotto la proporzione di fibre con aggregati di lipofuscina e nuclei centrali e ha aumentato la densità delle cellule satellite nei muscoli scheletrici.

Inoltre, entrambi gli integratori hanno aumentato significativamente il numero di giunzioni neuromuscolari innervate e il loro grado di maturità rispetto ai controlli. GTE, ma non il cacao, ha aumentato notevolmente la densità delle sinapsi afferenti VAChT e VGluT2 sui motoneuroni, che sono state perse nei midolli spinali invecchiati di controllo. Al contrario, il cacao, ma non il GTE, ha aumentato significativamente la proporzione di sinapsi afferenti VGluT1 sui motoneuroni invecchiati.

Inoltre, il GTE, ma non il cacao, ha ridotto la microgliosi associata all’invecchiamento e ha aumentato la proporzione di fenotipi microgliali neuroprotettivi.

I nostri dati indicano che alcuni flavonoidi vegetali possono essere utili nella gestione nutrizionale del deterioramento legato all’età del sistema neuromuscolare“, hanno scritto gli scienziati. “La ricerca futura è necessaria per indagare se sono necessarie dosi più elevate di flavonoidi e/o interventi a lungo termine possono aiutare a ripristinare la corretta funzione motoria“.