Ogni 10 novembre, alle ore 18.00, vigilia della festa di San Martino, a Scanno. Si rinnova una delle tradizioni più antiche e suggestive: le “Glorie di San Martino”.
E’ un evento che affonda le radici in tempi remoti e destinato a perpetuarsi nel tempo perché vede come protagonista l’entusiasmo incoercibile dei ragazzi che a centinaia, fin dalla prima decade di ottobre, accorrono a raccogliere legna, frasche e ogni materiale che prometta di ardere.
Le Glorie di San Martino – Scanno (Aq)
“Le Glorie”, enormi fasci di legna, ammassati con pazienza certosina fino a raggiungere altezze notevoli, vengono preparate con largo anticipo e poi incendiate al calar della sera su tre poggi che circondano il paese a mo’ di anfiteatro. I rioni Plaia, Cardella, S. Martino, risplendono d’improvviso di immensi falò mentre la gente assiste, divertita e raccolta ad un tempo. Come di fronte ad un rito e, a seconda della contrada di appartenenza, o per un legame affettivo che risale ai tempi dell’infanzia, ognuno dichiara migliore questa o quella “gloria”. La più alta e la più antica è quella posta davanti alla grotta del santo, presso la contrada De Contra.
Quando il fuoco comincia a languire, i ragazzi discendono dalle alture e percorrono il paese con campanacci e strumenti vari per concludere l‘indimenticabile giornata tra risate e libagioni con il dono scherzoso del “palancone” (il tizzone centrale del falò vincitore), ormai carbonizzato, quale augurio per un’unione prosperosa e felice alla novella sposa del paese. L’enorme frastuono dura fino a notte tarda. I fritti caratteristici di questa festa vengono detti: “turcinielli”.
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