La Transiberiana d’Italia, rinata dal progetto “Binari senza tempo“, è una linea ferroviaria secondaria che collega Abruzzo e Molise ed è lunga circa 128,7 km. Ha ben 4 fermate cioè stazioni intermedie tra i due capolinea. Due delle quali con ACEI (apparato centrale elettrico a itinerari) semplificato e due presenziate. La linea collega la città di Sulmona (comune abruzzese con 22.450 abitanti in provincia dell’Aquila) con quella di Isernia, (capoluogo molisano con 20.863 abitanti) dal 2011 priva di traffico ordinario.
Attraverso una serie di panorami incantevoli e fiabeschi, valica maestose montagne, incrociando il Parco Nazionale della Majella. La ferrovia Sulmona-Isernia che propone un incantevole itinerario dall’entroterra abruzzese a quello molisano, soprattutto in questo periodo dell’anno, con l’arrivo delle festività natalizie, assume un aspetto romantico e mistico e, come si evince dalla pagina ufficiale, si arricchisce di eventi e peculiarità folcloristiche. Il primo ad attribuirgli questo nome, Transiberiana d’Italia, fu nel 1980 il giornalista Luciano Zeppegno, che la paragonò alla celebre transiberiana presente nel territorio russo, per via delle forti nevicate che, in inverno, fanno assomigliare il paesaggio al tratto ferroviario che collega l’Europa orientale e l’Asia settentrionale; collegando Mosca con le regioni della Siberia, fino a Vladivostok.
La Transiberiana, le origini
È la più alta d’Italia dopo il Brennero. Il suo tracciato è immutato fin dalla sua costruzione a fine del 1800 e arriva alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo a quota 1.268 s.l.m. Eppure tutto questo ha rischiato di essere dimenticato con la progressiva sospensione dell’esercizio ferroviario ordinario nel periodo 2005-2011. Il 2005 infatti è stato l’ultimo anno della relazione diretta Pescara Napoli, via Sulmona-Isernia. Quest’ultima è riaperta nel maggio del 2014 con la Fondazione FS Italiane in seno al progetto nazionale: Binari Senza Tempo. Questo anche grazie all’operato di enti ed associazioni quali Le Rotaie Molise di Isernia e la Onlus Transita.
Il progetto per la costruzione della linea ferroviaria che collega la città di Sulmona con quella di Isernia, è approvato in data 13 giugno 1885, tramite Consiglio dei lavori pubblici. Promosso già in precedenza dal senatore Giuseppe Andrea Angeloni, per via del suo comune di origine: Roccaraso. La linea ferroviaria, che parte dalla stazione di Sulmona passando verso Pettorano sul Gizio per poi risalire verso Cansano-Campo di Giove, tocca quelle che sono le località sciistiche Rivisondoli-Roccaraso, scendendo verso Scontrone e Castel di Sangro. Fino ad arrivare a Carpinone-Isernia.
Una grande vetrina senza tempo
Il cammino dei Briganti tra Abruzzo e Lazio
Alcune Informazioni
Questo percorso è ricco di aree protette, tratturi, itinerari per escursioni, borghi d’arte, siti archeologici e museali, impianti sciistici. Quindi perché non vedere il treno come un mezzo speciale? Grazie a questa veicolo si può tornare indietro agli anni ’20 e ’30 a bordo di un convoglio storico con carrozze Centoporte e terrazzini. Il prezzo del biglietto per adulti oscilla intorno alle 40 euro mentre per i bambini 30 euro. Viaggiano gratis i bimbi da 0-4 anni.
A causa del Covid-19 la tratta Sulmona-Isernia aveva sospeso alcune corse, ma nei mesi successivi, con l’attuazione delle norme anti-covid, la linea, pian piano ha ripreso la sua normale attività. Per informazioni sulle condizioni di viaggio, prenotazioni, e altro ancora è possibile visitare il sito ufficiale a questa pagina. Per tutto il resto, altre curiosità e per i mercatini di natale visitate il sito dalla HOME.