Sabato 28 0ttobre alle ore 20 in Piazza San Giustino a Chieti si svolgerà un incontro, “La piazza dell’Arte”, Cittadini per la piazza dell’Arte, a cui sono invitati a partecipare alla serata di letture e di testimonianze per celebrare la bellezza della Piazza di San Giustino, per esprimere la comune speranza che la piazza non subisca interventi architettonici e immissione di arredi che ne possano deturpare la metafisica suggestione scenografica.
“La piazza dell’Arte”: la bellezza della Piazza di San Giustino
L’organizzazione è dell’Associazione AbruzziAMOci odv, in collaborazione con Italia Nostra sezione di Chieti. Reciterà l’Attore Luciano Emiliani, Mario D’Alessandro conferirà su Da Colle Gallo a Piazza San Giustino, Mariapaola Lupo su Le piazze di Chieti, il prof. Giuliano Corrado su Le piazze nella poesia e nella storia del pensiero. Partecipano: i ragazzi della Biblioteca Bonincontro, l’attore Icks Borea.
Note aggiuntive di Piazza San Giustino
L’edificio di San Tommaso, dell’epoca dei Conti Teatini
Con sinodo del 7 maggio 842 il vescovo Teodorico riconsacrò la cattedrale a San Giustino Confessore di Siponto. Il sito, che ospita la chiesa cattedrale teatina, è stato occupato, nei secoli, da una lunga serie di edifici. La fabbrica di Attone doveva avere l’orientamento odierno, anche se non ci è pervenuta in nessun modo, se non , in qualche elemento della cripta, ristrutturata nel trecento, secolo a cui si deve anche la costruzione dei primi tre piani del campanile.
Restauri del Novecento
Viene eliminato l’ingresso laterale , disegnato un nuovo portale, sempre tangente all’ingresso vero e proprio, una nuova facciata per il transetto, con una monumentale ghimberga a crochet ispirata probabilmente a quella della facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Teramo, mentre chiesa e campanile venivano inglobati in una zoccolatura marmorea e veniva riedificata la cuspide campanaria caduta nel 1703 a causa del terremoto aquilano.
Il portale maggiore
Originalmente aveva una facciata secondaria presso il campanile, e il lato del transetto aveva un finestrone, oggi inglobato nel rosone a raggi. L’impianto conserva l’antica medievale impostazione a croce latina coi bracci del transetto sporgenti e cupola presso il transetto. Il portale maggiore era incompiuto ed era affiancato da due nicchie, sul lato del transetto e dell’ingresso alla cripta vi era un finestrone, nascosto oggi dal rosone. Il portico termina presso il transetto, e inizia presso una piccola torre campanaria.
Il transetto ha un rosone a raggi, e alla base è accessibile da due porte a tutto sesto, con statue di santi alla scalinata.
Interno
Dotata di transetto non eccedente in pianta, di un presbiterio sopraelevato e di tre absidi al termine delle navate, presenta due asimmetrie, con l’apertura nella navata sinistra della cappella del Sacramento e la prosecuzione della stessa navata sinistra in senso orizzontale, oltre la pianta della chiesa, con il secretariato. Nel transetto sono ricavati due altari fastosamente decorati, mentre due cappelle si aprono nelle absidi. Sopra il transetto svetta l’imponente cupola circolare, all’interno della quale si trovano otto lucernari.