La tradizione del dono è il modo migliore per celebrare le festività natalizie e rendere memorabile ogni momento. Il giorno di Natale, infatti, arriva con un messaggio di pace, rivolto alla casa, ed anche alla nazione, al mondo e così via. Tuttavia, anche se per come si proiettano le tante, tristi e drammatiche vicende di questi tempi, la storia vuole che la figura di Gesù insegni all’umanità a dare pace e felicità agli altri. Almeno in via teorica, visto che nella pratica c’è ancora tanto da fare. Ad ogni modo, l’atmosfera effervescente del Natale, si arricchisce con lo scambio di regali, per quanto piccoli o semplici possano essere.
Il dono e le sue origini
La tradizione di fare regali in questa ricorrenza, deve la sua origine ai Magi che giunsero dall’est di Gerusalemme per salutare Gesù nella mangiatoia, con doni d’oro, incenso e mirra. I Magi, erano uomini saggi e, i loro doni, erano emblematici dell’omaggio, dell’adorazione e della morte di Cristo. Anche se questi sono associati più alla festa dell’Epifania, il 6 gennaio, possono essere considerati i pionieri della “tradizione del dono” dopo la nascita di Gesù.
L’essenza del regalo
I regali, realizzati appositamente per il giorno di Natale, sono presentati in una gamma di creazioni il più delle volte, meravigliosi, dalla bellezza intramontabile. Tanto che molti di noi li conservano come sacre reliquie. Anche gli addobbi, per quanto ovvio, sono doni; dalle stelle alle campane, dalle cialde di cioccolato ai biscotti di marzapane, e a tutti i regali, ci si ispira a motivi ornamentali che infondono gioia e allegria, con un tocco romantico che non guasta mai. Il dono del Natale, dunque, simboleggia anche la purezza e la semplicità. L’eleganza di questo presente nel giorno del 25, conquista tutti i gusti (almeno nella maggior parte dei casi) e dona un tocco di trascendenza alla festa. In ultima analisi, è importante rilevare che lo spirito del Natale non riguarda regali, decorazioni, luci, ma riguarda più l’amore, questo è il vero senso del dono.