I lavoratori desiderano maggiore flessibilità nella loro vita lavorativa: smart working e organizzazione personalizzata delle ore e del luogo di lavoro.
Il 42% DEGLI ABRUZZESI CERCHEREBBE UN NUOVO LAVORO SE COSTRETTO A RITORNARE IN UFFICIO FULLTIME
Sono solo alcune delle tendenze che emergono da “People at Work 2022: A Global Workforce View” l’annuale survey redatta dall’ADP Research Institute. ADP è un multinazionale americana leader nell’human capital management e presente in Italia tramite ADP Italia. L’indagine si è svolta su circa 33.000 lavoratori in 17 paesi, di cui circa 2000 in Italia in tutte le Regioni.
Sebbene la retribuzione sia ancora per i lavoratori abruzzesi il fattore più importante in un lavoro (64%), la ricerca ha anche rilevato come circa un terzo di essi sarebbe disposto ad accettare una riduzione della paga per ottenere maggiore flessibilità o controllo sulla propria vita lavorativa.
Il 33% accetterebbe infatti una riduzione della retribuzione se ciò significasse migliorare il proprio equilibrio tra lavoro e vita privata, anche senza nessuna modifica delle ore lavorative, ma con la possibilità di decidere come e dove distribuire le ore lavorative durante la giornata.
Flessibilità delle ore di lavoro e migliore organizzazione, è ciò che chiedono i lavoratori Abruzzesi
“Per i datori di lavoro che sono ancora alle prese con una decisione in merito al rientro dei dipendenti dopo il periodo di smart semplificato, è fondamentale garantire loro un ambiente di lavoro sereno, alla luce di tutte le pressioni che hanno subito e la dedizione dimostrata durante la pandemia, dando loro maggiore flessibilità e fiducia. Dallo studio emerge come un numero crescente di dipendenti consideri sicuro un lavoro che permetta loro di guadagnarsi da vivere alle proprie condizioni, senza intaccare aspetti essenziali quali la salute, il benessere, il tempo da dedicare alla famiglia o persino i loro valori e le convinzioni personali”; ha dichiarato Marisa Campagnoli, HR Director ADP Italia.
Il dato forse più rappresentativo è quello che emerge dalla domanda “Se dovessi dover ritornare in ufficio 5 giorni su 5, cercheresti di cambiare lavoro in favore di uno più flessibile?” Il 42% degli intervistati liguri ha risposto “si” (la percentuale italiana è del 45%).
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Altro dato fondamentale è quello relativo al lavoro ideale. Per il 38% degli abruzzesi intervistati la combinazione migliore è data da lavoro da remoto unito a lavoro da ufficio; il 16% vorrebbe lavorare solo da casa, mentre il 30% solo da ufficio.
“Al momento, c’è una lunga lista di ciò che i lavoratori vogliono da un lavoro. Sebbene la retribuzione sia una preoccupazione immediata per molti, anche la flessibilità e l’equilibrio tra lavoro e vita privata sono molto importanti. Oggi i lavoratori hanno in mente qualcosa di più di un semplice stipendio fisso. La pandemia ha sottolineato ancora di più l’importanza del benessere personale e della vita privata e ha aumentato il desiderio di condizioni lavorative più allettanti,. come una maggiore flessibilità, la possibilità di lavorare a distanza e una migliore cultura aziendale. I dipendenti si interessano sempre di più all’etica e ai valori di un’azienda”; conclude Marisa Campagnoli.