Caramanico Terme: Il Villaggio di Babbo Natale

Caramanico Terme: Il Villaggio di Babbo Natale

Caramanico Terme: Il Villaggio di Babbo Natale

Un paese che conquista l’Abruzzo

Caramanico Terme, è la sera del 20 novembre. Si aprono le danze per il Villaggio di Babbo Natale. Il primo impatto è davvero positivo. Dietro ogni singolo oggetto, ogni angolo di strada, c’è tanto lavoro, tanta passione e questo si nota subito: nulla è stato lasciato al caso! Le luci, delicate e non invadenti, rendono l’atmosfera tintinnante, come il tocco delicato di piccole campanelle che riecheggiano per le stradine con le voci di sottofondo dei visitatori, dei Mercanti e dell’area pungente e fresca del paese.

Le decorazioni, tutto intorno, sono impeccabili, incantevoli come tradizione vuole: siamo proprio dentro la festività!

Nell’inaugurazione del villaggio di Natale a Caramanico Terme, si percepisce da subito l’essenza della ricorrenza nella sua semplice performance. I colori, l’animosità fiabesca e l’allegria tutto intorno, danno con le minuzie decorative proprio l’idea che questa è la solennità più appagante e ricca.

Ovunque, l’attenzione al dettaglio è così peculiare che nulla, solo il fanatico di turno, potrebbe criticamente osservare. Tanti complimenti andrebbero sia al Comune che all’organizzazione che per giorni e giorni ha visto tante persone, giovani e adulti, lavorare costantemente per la riuscita e l’inaugurazione dell’evento.

I bambini sono entusiasti. Allegramente corrono per le strade, ridono si inseguono per gioco, e si apprestano a gironzolare, frugare e curiosare tra le casette di legno, ben 25! allestite con ogni sorta di personale riproduzione artistico-culinaria del folclore. L’eccellenza!

Caramanico Terme: tanto da vedere!

Un’eccellenza, tuttavia, che porta al vero pensiero del Natale, e cioè quello di mantenere vivo l’elemento dell’innocenza, quella del bambino! Non a caso il Natale è il precursore della felicità e della gioia; e aggiunge all’innocenza quello che è il pizzico di candore che manca ogni tanto alla nostra vita.

Un messaggio speciale di speranza, brio e vitalità che sta alla base di un unico concetto, e cioè quello di non lasciare mai che quel magico elemento di purezza esca dalle vite di tutti, per mantenere sempre ardente l’aspetto immacolato che è dentro ognuno di noi, per poi aggiungere quest’elemento impareggiabile in ogni aspetto quotidiano, soprattutto durante la ricorrenza: ovvero un rinforzo di generosità. Abbiamo sempre reputato il Natale come la più grande festa cristiana, ed è – che dir si voglia – il periodo più emozionante dell’anno.

Purtroppo, o … per fortuna … il Natale arriva presto, e va via presto … ma l’aspetto più emozionante è rappresentato proprio dai preparativi di quello che è il festival più grande del mondo, che da una carica ricca di emozione, che accomuna e unisce i popoli, nonostante tutte le amarezze; e dove ogni singolo individuo, poi, è mosso da una grande incisività di azione.

Ma qui nel villaggio di Babbo Natale a Caramanico Terme, oltre alla tradizione e al lavoro, ci sono tante produzioni artigianali fatte da abili artisti che, nelle luci soffuse e peculiari, sembrano dare vita ad un presepe vivente e il viale non lascia nulla al caso, nemmeno un angolino è stato abbandonato, forse un “messaggio” anche questo … (Nessuno si lascia indietro)!

Musica, attrazioni e tanto altro …

Le illuminazioni sembrano decantare l’aspetto del mito e del paese. Spiccano tante, anzi tantissime attrazioni come, il grande albero di Natale, che aspetta la celebrazione del suo giorno! E ancora la pista di pattinaggio che appare racchiusa dentro un globo di vetro dove quasi ti aspetti che, da un momento all’altro, cada la neve mossa dalle note di un carillon; poi le tante scenografie come il trenino di Natale, la carrozza trainata da un bellissimo cavallo.

E poi l’area Food dove, dal vin brulè, ai popcorn, ai dolcetti natalizi, ai formaggi, ai bretzel – il tipico pane e intreccio di origine teutonica diffuso in Germania, detto anche pretzel – e tante tante altre prelibatezze! come, ad esempio, dei simpatici salamini a forma di maialino diventati davvero la meta di curiosi assaggiatori e fotografi! E, inoltre, i ricchissimi dolci e salati della nostra tradizione abruzzese, e molto altro ancora da vedere, gustare e letteralmente assorbire in questa che è davvero un’esperienza che, giorno dopo giorno sarà spumeggiante di avvenimenti.

 

Trampolieri e mangiafuoco, giocolieri, street band, Elfi, farfalle luminose e tanta musica che farà da corolla animata all’insieme in questo meraviglioso villaggio che, fino al 6 gennaio, terrà avvinti anche i più scettici e dove, a concludere il percorso ci sarà, la Befana all’incirca dalle ore 16.

Per molte persone il Natale rappresenta davvero la festa dei desideri, molto di più della notte di San Lorenzo! Fatta eccezione per quei bambini che vivono la festività come un momento fatato dell’anno, per molti adulti è un dono che si rinnova di volta in volta.

Buone feste …

Purtroppo, il Natale non è lo stesso per tutti e oltre misura, la lotta al consumismo, ha spento o ne ha vanificato il senso stesso. In altre parole, il fortificarsi della generosità per vivere e far vivere, una vita felice e anche prospera.

Complessivamente, negli ultimi anni, questa condizione ha portato alcune generazioni ad alienarsi verso quella che non è la festa dei regali, intesi come oggetto, ma la celebrazione delle persone che amiamo, di quelle che non amiamo, ma soprattutto della famiglia.

La parola Natale, in aggiunta, [Cit.] deriva dal latino cristiano Natāle(m) per ellissi di diem natālem Christi (“giorno di nascita di Cristo”), a sua volta dal latino natālis, derivato da nātus (“nato“), participio perfetto del verbo nāsci (“nascere”). Dunque, è – per i cristiani – il giorno dedicato al figlio di Dio. Tuttavia, si ricorda anche il messaggio di Dio nella trasfigurazione del Giglio e della purezza rinnovata. Tradotto, la speranza che il Natale sia lieto anche – e maggiormente – per tutti coloro che vivono una vita difficile, irta di ostacoli, sofferenze e di dolore. Per coloro a cui va l’augurio di pace più grande.

Di Stefania Di Francescantonio